Vincent Willem Van Gogh nasce a Zundert, un piccolo paese dell'Olanda, il 30 marzo del 1853.
Figlio di un pastore protestante, prima di trovare la sua strada e decidere di diventare pittore prova i mestieri più diversi: insegnante di lingue, aiuto predicatore, impiegato in libreria, studente di teologia, predicatore libero nei giacimenti minerari in Belgio... ma è l'impiego come commesso in una delle maggiori ditte del mercato artistico internazionale che infine lo inizia alla passione per l'arte.
Comincia a riprodurre la realtà che lo circonda, giorno dopo giorno, copiando tutto ciò che vede: con la matita e col carbone, con la penna e con la canna intagliata. È proprio così che impara a disegnare, semplicemente provando, con la voglia di conoscere, amare e "possedere" il creato.
Nel 1875 si trasferisce a Parigi, città in cui risiede suo fratello Theo, con il quale intrattiene un rapporto particolare e intimo testimoniato da una raccolta di più di seicento lettere che si scambiarono tra il 1872 e il 1890 e in cui Vincent invia al fratello minore centinaia di desegni e racconta delle delusioni e delle amarezze di quegli anni.
Comincia a riprodurre la realtà che lo circonda, giorno dopo giorno, copiando tutto ciò che vede: con la matita e col carbone, con la penna e con la canna intagliata. È proprio così che impara a disegnare, semplicemente provando, con la voglia di conoscere, amare e "possedere" il creato.
Nel 1875 si trasferisce a Parigi, città in cui risiede suo fratello Theo, con il quale intrattiene un rapporto particolare e intimo testimoniato da una raccolta di più di seicento lettere che si scambiarono tra il 1872 e il 1890 e in cui Vincent invia al fratello minore centinaia di desegni e racconta delle delusioni e delle amarezze di quegli anni.
In uno dei disegni più conosciuti, la camera da letto, il pittore precisa ogni dettaglio e descrive minuziosamente al fratello la sua stanza, quasi come se volesse averlo lì con lui. Durante il soggiorno parigino, si appassiona alla pittura impressionista e incontra artisti come Pissarro, Signac e Gauguin.
Con quest'ultimo divide la casa di Arles, dove si reca su consiglio di Toulouse-Lautrec, per cercare i colori della luce.
Quando l'amicizia con Gauguin sfocia in un violento diverbio in cui Vincent cerca di avventarsi sull'amico con un rasoio e successivamente si autopunisce tagliandosi un orecchio, si trasferisce nella casa di cura di Saint Remy de Provence.
Qui disegna e dipinge centinaia di fogli e tele. Nel luglio del 1890 si trasferisce ad Auversur-Oise ma i suoi frequenti distrubi mentali lo portano a suicidarsi all'età di 37 anni con un colpo di rivoltella al cuore.
Quando l'amicizia con Gauguin sfocia in un violento diverbio in cui Vincent cerca di avventarsi sull'amico con un rasoio e successivamente si autopunisce tagliandosi un orecchio, si trasferisce nella casa di cura di Saint Remy de Provence.
Qui disegna e dipinge centinaia di fogli e tele. Nel luglio del 1890 si trasferisce ad Auversur-Oise ma i suoi frequenti distrubi mentali lo portano a suicidarsi all'età di 37 anni con un colpo di rivoltella al cuore.
Bisogna aver sempre presente la meta da raggiungere e che la vittoria ottenuta dopo un'intera vita di laboriosa fatica vale più di un facile successo. Chiunque viva sinceramente e affronti senza piegarsi dolori e delusioni è assai più degno di chi ha sempre avuto il vento favorevole, non conoscendo altro che una relativa prosperità.