L’antica arte di colorare le foto in bianco e nero

Da sempre, le fotografie in bianco e nero sono molto amate per le emozioni che suscitano e per il loro carattere vintage. Hanno un fascino speciale e un modo particolare di raccontare la storia.
Alcune di queste fotografie in bianco e nero, tra le più famose e iconiche, sono state trasformate in fantastiche immagini a colori con un processo di colorizzazione ottenuto tramite le tecnologie digitali moderne.
Una pratica che non è una novità ma esiste da oltre 175 anni e che si è sviluppata a partire dal 1826, quando Nicéphore Niépce scattò la prima fotografia della storia. Da quel momento in poi, i fotografi hanno sperimentato metodi sempre nuovi per aggiungere il colore alle immagini e per donare alle foto un tocco di realismo.
Alcune di queste fotografie in bianco e nero, tra le più famose e iconiche, sono state trasformate in fantastiche immagini a colori con un processo di colorizzazione ottenuto tramite le tecnologie digitali moderne.
Una pratica che non è una novità ma esiste da oltre 175 anni e che si è sviluppata a partire dal 1826, quando Nicéphore Niépce scattò la prima fotografia della storia. Da quel momento in poi, i fotografi hanno sperimentato metodi sempre nuovi per aggiungere il colore alle immagini e per donare alle foto un tocco di realismo.
Con studi successivi sulla modifica delle fotografie rispetto all'originale, nacquero i primi esempi di fotoritocco, colorazione a mano e sovradipintura, tecniche che venivano utilizzate per migliorare l'immagine ed eliminare difetti indesiderati.
Nel corso dell'ottocento e della prima metà del novecento, la colorazione a mano delle fotografie in bianco e nero, si diffuse dall'Europa all'Asia diventando un'arte rinomata e apprezzata.
Nell'epoca attuale invece, questa pratica che ha subito un drastico calo dopo la commercializzazione della fotografia a colori a partire dal 1950, è stata ripresa da alcuni moderni restauratori come Mads Madsen, Danar Keller, Jordan J. Lloyd e Wayne Degan, che hanno donato alle fotografie in bianco e nero nuova vita, ricolorandole digitalmente, avvicinando passato e presente.
Nel corso dell'ottocento e della prima metà del novecento, la colorazione a mano delle fotografie in bianco e nero, si diffuse dall'Europa all'Asia diventando un'arte rinomata e apprezzata.
Nell'epoca attuale invece, questa pratica che ha subito un drastico calo dopo la commercializzazione della fotografia a colori a partire dal 1950, è stata ripresa da alcuni moderni restauratori come Mads Madsen, Danar Keller, Jordan J. Lloyd e Wayne Degan, che hanno donato alle fotografie in bianco e nero nuova vita, ricolorandole digitalmente, avvicinando passato e presente.
Il mio lavoro non è mai una versione “migliore”, ma un tributo alle foto che mi piacciono.