L'impresa di sfuggire ai generi ai quali venivano relegate le donne e il suo giro di amicizie prevalentemente maschili, diedero inizio a una serie di pettegolezzi sulla sua vita privata che la accompagnarono soprattutto a Londra, città in cui l'artista ebbe numerose commissioni e una vita ricca di occasioni mondane. Inoltre, con l'amico e collega Joshua Reynolds , divenne membro fondatore della Royal Academy of Arts di Londra e fu l'unica donna insieme a Mary Moser a esservi ammessa, fino al XX secolo.
In seguito all'annullamento del primo matrimonio con il conte svedese Frederick de Horn (che fuggi con i suoi risparmi), si risposò con il pittore veneziano Antonio Zucchi e si trasferì con lui a Roma dove fondò un proprio atelier. Ciò le permise di continuare a frequentare l'elite artistica e letteraria dell'epoca e di stringere un forte legame di amicizia con il poeta Johann Wolfgang von Goethe.
Dipinse per tutta la vita dimostrando la vastità delle sue conoscenze che spaziavano dalla ritrattistica alla pittura religiosa. Morì a 66 anni, il 5 novembre 1807, a causa di un dolore al petto che fu costretta a sopportare per molto tempo, probabilmente causato dalla continua esposizione ai veleni della tavolozza, inalati per tutta la sua carriera.