Angelika Kauffmann, artista neoclassica

Un talento precoce
Angelika Kauffmann nacque nel 1741 in Svizzera, in un ambiente di lingua tedesca, e trascorse l’infanzia in Austria. Suo padre, il pittore Joseph Johann Kauffmann, le trasmise la passione per il disegno e le insegnò le basi della pittura. Fin da giovanissima dimostrò un talento eccezionale, esercitandosi nella copia di gessi e stampe della ricca collezione paterna.
La formazione in Italia
Fu in Italia che Angelika affinò le sue doti artistiche, studiando le opere dei grandi maestri e frequentando personalità influenti.
- A Firenze ottenne il diploma all’Accademia delle Belle Arti.
- A Napoli studiò le collezioni del Museo di Capodimonte e ritrasse membri della famiglia reale.
- A Roma strinse rapporti con artisti italiani e stranieri, entrando nei circoli culturali più vivaci dell’epoca.
Una carriera oltre i confini imposti alle donne
Pur affermandosi come ritrattista, Angelika mostrò un forte interesse per la pittura storica, un genere tradizionalmente riservato agli uomini. Eludendo i divieti sull’uso di modelli nudi, si ispirò a sculture e soggetti consentiti, conquistando un posto di rilievo nell’arte europea.
Il suo talento la portò a Londra, dove ricevette numerose commissioni e condusse una vita mondana. Con l’amico Joshua Reynolds fu tra i membri fondatori della Royal Academy of Arts, diventando – insieme a Mary Moser – una delle sole due donne ammesse fino al XX secolo.Vita privata e ultimi anni
Dopo l’annullamento del primo matrimonio con il conte svedese Frederick de Horn, che fuggì con i suoi risparmi, sposò il pittore veneziano Antonio Zucchi. Con lui si trasferì a Roma, dove fondò un atelier e continuò a frequentare l’élite artistica e letteraria, stringendo una solida amicizia con Johann Wolfgang von Goethe.
Angelika lavorò fino alla fine della sua vita, spaziando tra ritratti, opere religiose e pittura storica. Morì il 5 novembre 1807, a 66 anni, probabilmente a causa di problemi di salute legati all’esposizione ai pigmenti tossici della tavolozza inalati durante tutta la sua carriera.